Meccanismo di regolazione della postura
La postura è registrata nei centri motori sotto forma di atteggiamento modello. Una volta divenuto cosciente e interiorizzato questo schema, il soggetto diviene capace di compiere regolazioni alla ricerca della postura corretta. Il sistema vestibolare gioca un ruolo determinante nel meccanismo di controllo posturale, avendo la funzione di stabilizzare l’immagine visiva della retina durante i movimenti del capo.
Quando l’individuo si muove, interagisce con l’ambiente esterno, utilizza i suoi schemi posturali e motori ed effettua una continua modulazione di afferenze esterocettive e propriocettive, che organizza nella strutturazione di nuovi atteggiamenti posturali e comportamenti motori, con caratteristiche adattative.
Lo sviluppo della normale motricità consiste nell’apprendimento di schemi motori sempre più selettivi e funzionali e ciò è possibile grazie alla grande quantità di informazioni tattili, cinestesiche, sensoriali, che arrivano al SNC durante l’esecuzione dei movimenti.
Se vi sono problemi a livello propriocettivo, esterocettivo, dei centri superiori o degli organi effettori, la risposta del sistema non sarà ottimale e produrrà posture incongrue. Queste, inizialmente si manifestano apparentemente come “danno estetico”, ma dato che provocano anche sollecitazioni osteoarticolari (blocchi, sovraccarichi, asimmetrie), sviluppano rigidità e contratture muscolari, rachialgie, alterazioni sistemiche e danni tessutali.
Il complesso apparato che controlla l’assetto posturale, sia in condizioni statiche che dinamiche, può essere schematizzato secondo un sistema automatico di controllo a molti anelli di retroazione.
Questo complesso sistema di regolazione, descritto per il controllo posturale nelle scoliosi di origine vestibolare secondo un punto di vista bioingegneristico, mediante uno schema a blocchi (Sibilla 1970), è stato successivamente integrato con uno schema di ispirazione neurofisiologica (Cristofanilli 1981) Ossa, articolazioni e muscoli, rivestono il ruolo di esecutori meccanici nell’ambito di un tutto regolato dalle leggi della neurofisiologia. Il SNC regola il movimento attraverso schemi motori geneticamente determinati, caratteristici della specie (Tribastone, 2001).
L’apprendimento della postura, concepita come un insieme di contrazioni statiche e stereotipate, porta il soggetto a risposte condizionate solo in presenza di certe situazioni educative e rieducative (Vincenzini 2002).